lunedì 9 agosto 2010

NICOLA ARIGLIANO: MAESTRO DI SWING ED IRONIA

di  Donatella Lavizzari  -  Ph. Raimondo Luciani
pubblicato su Est Area Magazine  http://www.estarea.it/

Ci ha lasciato Nicola Arigliano. Il popolare cantante, classe 1923, aveva esordito suonando il sax e il pianoforte nei locali notturni con Fred Buscaglione e Bruno Martino.
Il digestivo Antonetto lo aveva lanciato come personaggio televisivo.
Nel 1958 partecipò a "Canzonissima" e poi, come ospite fisso insieme a Mina, a "Sentimentale", il programma condotto da Lelio Luttazzi.
Tra i suoi successi: "Un giorno ti dirò", "Amorevole", "I sing ammore" e “Colpevole”, brano con cui vinse il premio della critica a Sanremo 2005.
Personaggio surreale ed interprete intenso, Nicola Arigliano ha portato dal Nord al Sud la sua musica straordinaria. Con il suo stile caldo ed il timbro vellutato, ha dato voce al sole e ai colori della sua terra, in quel mix di stile raffinato ed ironia che ha caratterizzato tutta la sua carriera. Come ricorda Renzo Arbore: “Per noi ragazzi degli Anni Cinquanta era un idolo non solo perché cantava lo swing, ma anche perché lo faceva con molta ironia.
In pieno successo aveva abbandonato Milano per vivere in collina con animali e prodotti della terra. Era allo stesso tempo naif, e innamorato della musica moderna”.
Emigrato a Milano a soli 11 anni, Arigliano inizia giovanissimo a cantare, inseguendo il sogno del jazz, suo grande amore.
Suona sax, batteria e contrabbasso e i primi due strumenti li trasporta in una cesta in cui ci sono anche gli abiti di scena.
Quando la televisione italiana lo scopre, lui si esibisce nelle “cave” di Milano, allo storico locale Santa Tecla
Notato dal critico Marshall Brown, partecipa al Festival Jazz di Newport e si trasferisce a Roma.
Il successo giunge con il brano “Simpatica” del maestro Gorni Kramer, tratto dalla commedia musicale “Buonanotte Bettina” di Garinei e Giovannini.
Partecipa all'edizione 1958-59 di Canzonissima, al Cantatutto, a Sentimentale, Senza Rete e a vari festival jazz, distinguendosi per il suo stile da crooner.  Testimonial per gli spot televisivi di Carosello, attore ne “I Tre Moschettieri “ accanto al mitico Quartetto Cetra, ne “La grande guerra” di Mario Monicelli, in 'Ultimo tango a Zagarolo' e nella serie Tv “L'ispettore Giusti”, Arigliano è stato sempre attivissimo sulla scena musicale italiana ed estera.
Si definiva un cantante che non canta, più interessato al ritmo che alla melodia, uno che usa la voce come uno strumento: “Faccio swing e jazz, ma mi piace che mi chiamino “intrattenitore”. Sintetizza esattamente ciò che sono. Quando salgo su un palco, non si tratta solo di musica, ma di comunicazione in tutti i sensi”.

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