lunedì 30 agosto 2010

ED E' SUBITO.....CALEMBOUR

Massime, proverbi, epigrammi....il tutto rivisto e corretto all’insegna del gioco di parole per imparare a non prendersi troppo sul serio e a vivere con più umorismo.

Cos’è l’uomo senza giochi di parole?

E’ un tappezziere senza tappi, un ferroviere senza ferro o un garzone senza garza, avrebbe risposto Nino Frassica ai tempi delle trasmissioni surreal-demenziali di Renzo Arbore e compagni.

Questo gusto della battuta basata sugli scherzi lessicali ha da sempre appassionato molti personaggi famosi. Non solo attori del calibro di Totò o dei fratelli Marx, ma anche uomini di stato e premi Nobel, come Winston Churchill ed Albert Einstein, si sono spesso dilettati a stravolgere sintassi ed ortografia nelle maniere più bizzarre e disparate, trasformando le serie e sussiegose massime di antica data in preziosi “divertissement” letterari: i cosiddetti calambour.

Uno scrittore che dello scherzo lessicale ha fatto la sua bandiera è Gino Patroni, che fece imbestialire Salvatore Quasimodo dando come titolo ad un proprio libro “Ed è subito pera”.

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