domenica 29 agosto 2010

Ho incontrato un poeta a Milano......

“Ho studiato al Conservatorio, ma non mi sono diplomato. Ho girato i 7 mari, ma non mi sono trovato. Mi sono iscritto all’università, ma non mi sono laureato. Sono entrato nella nazionale di canottaggio, ma alla fine non ho gareggiato. Ho fatto lo scaricatore di porto, ma mi sono slogato una caviglia. Volevo cambiare il mondo. Ma lui non ne voleva sapere. Ho fatto il rappresentante di commercio, ma non mi andava. Che fare? NON MI RESTA CHE LA PUBBLICITA’!”


Questo è il curriculum con cui Lorenzo Mullon si è presentato (ed è stato assunto) in un’importante agenzia di pubblicità qualche anno fa.
Le ultime due righe, che aggiornano il curriculum, le ha dette a voce, in un’intervista: “Ho fatto il pubblicitario, ma poi mi hanno dato un ufficio sopra il parco, e mi sono innamorato”.
Di una donna (forse), degli alberi (sicuramente).
Lorenzo, ex violinista, ex scaricatore di porto, ex rappresentante di commercio, ex pubblicitario, ex pittore, si autodefinisce un “trovatore”, come quei poeti vagabondi del XII secolo. E anche, più prosaicamente, “uno spacciatore di poesie”.
Gira per i parchi di Milano (ma a volte anche al Parco del Valentino di Torino) a leggere le sue poesie alla gente che incontra.
Chi le apprezza può comprare (offerta libera) una delle sue raccolte autoprodotte “La vita in piccolo” e “Anche i sassi fanno le fusa”, firmate, ovviamente, Edizioni del Parco.
“...Camminavo nei parchi,....guardavo i sassolini per terra, li raccoglievo e pensavo: ‘Toh, la vita in piccolo’. Ho iniziato a scrivere le mie poesie, che chiamo ‘poesie ingenue’, su cose piccole, un’ape, del muschio, una sensazione, un sassolino”.
La sua strana professione è una scelta e non un ripiego : e quella di oggi è la più felice delle molte vite che ha vissuto fino ad ora.

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