sabato 31 luglio 2010

LUCI E OMBRE DELLA MODA

LUCI E OMBRE DELLA MODA intervista ad Ilaria Caprioglio
a cura di Donatella Lavizzari  - GP Magazine - http://www.gpmagazine.it/

A Savona, durante No. ANOREXIA, l’evento organizzato dal Circolo degli Inquieti, dedicato ad "Anorexia Storia di un immagine" di Oliviero Toscani, è stato presentato “Milano - Collezioni andata e ritorno” di Ilaria Caprioglio, ex modella “Fashion model management” negli anni Novanta. Un libro "per svelare alle ragazzine, che desiderano entrare nel mondo della moda, come prosegue la favola dopo che sono passati i titoli di coda dell'ennesimo concorso di bellezza”.


Chi è Ilaria Caprioglio?
“Principalmente la mamma di Jacopo, Edoardo e Vittoria, una madre appagata del proprio ruolo ma ancora con tanti sogni da afferrare come avvocato e scrittrice”.

Il tuo esordio da scrittrice è stato del tutto inaspettato…
“Scrissi questo romanzo una decina di anni fa ma decisi di non pubblicarlo: la vicenda narrata era troppo personale e la paura di espormi al giudizio degli altri era troppo grande. Ora, alla fatidica soglia dei ‘quaranta’, mi sono un po' affrancata dal timore dell'opinione della gente ed ho deciso di rischiare e mettermi in gioco”.

In “Milano Collezioni - andata e ritorno” racconti le emozioni, le speranze, i turbamenti, le inquietudini della tua esperienza come modella, ce ne vuoi parlare?
“Nel romanzo tutto parte dalla mia esperienza come modella, ma si narra più in generale del cammino di una adolescente verso il mondo adulto. Percorso sicuramente complicato ed accelerato dall'ambiente della moda”.

Daniela Pedrini - titolare agenzia “Fashion model management” Milano – afferma che il mondo della moda non è un mondo di sogni ma una realtà di lavoro con regole ben precise per la quale sii devono avere delle connotazioni altrettanto definite: non basta la bellezza, è indispensabile possedere anche un carattere adatto e tanta tanta determinazione. Qual è la tua opinione?
“Concordo nel ritenerlo un lavoro per ragazze dotate dei requisiti fisici richiesti ma anche fortemente motivate e determinate ad affrontare i disagi che questo mestiere può comportare. In primis il distacco dalla famiglia e la solitudine che ne consegue dovendo vivere e lavorare all'estero”.

La scrittrice Giulia Alberico afferma che chi scrive è un ladro di emozioni, parole, ricordi, che lo hanno trapassato come lo spillo una farfalla. Non è una decisione consapevole, viene da sé: è una metabolizzazione lenta per cui tante letture entrano a far parte della tua vita e del tuo immaginario. Sei d’accordo?
“Nel mio caso non è stato così, in quanto il romanzo è totalmente autobiografico, nato dall'esigenza di far chiarezza in me stessa: una sorta di autoanalisi per poter uscire da una situazione difficile. Il romanzo è scaturito da quei primi pensieri fissati con quotidianità sulla carta”.

Quali sono gli autori che hai letto con più passione?
“Ho sempre amato la letteratura francese e russa dell'ottocento, Balzac, Flaubert, Dostoevskij, Gogol. Ma leggo in modo compulsivo di tutto: dai saggi di filosofia e psicologia, agli autori contemporanei italiani e stranieri. Il tempo per la lettura l'ho sempre trovato sin da piccola: è una passione che ho ereditato da mio padre”.

Ti chiedo di pensare ad una persona, un luogo o un avvenimento che sono stati fondamentali nella tua vita.
“Penso a mio padre, dal quale ho ereditato pregi e difetti, del quale sono stata profondamente innamorata, come tutte le figlie credo, e dal quale ho imparato, soprattutto, l'educazione ed il rispetto per la parola data, merce rara ai giorni nostri”.

Molti ragazzi scrivono racconti che restano chiusi nel cassetto; pensare di pubblicare un proprio racconto sembra un sogno estremamente complicato. Quali consigli puoi dare a coloro che vogliono proporre le proprie opere?
“Non puntare subito alle grandi case editrici, che difficilmente leggeranno il tuo lavoro. Partire dagli editori più piccoli che hanno il coraggio di investire su scrittori esordienti, ma diffidare di quelli che ti richiedono un contributo per la pubblicazione”.

Per saperne di più: www.myspace.com/ilariacaprioglio

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